Primavera, tempo di migrazioni, di esplorazioni e di scoperte.
Per chi come noi ha fatto della ricerca sul cibo sano e biologico una missione, è tempo di riconnetterci alla natura che rinasce e si prepara a offrirci i suoi frutti migliori.
Quest’anno al Convivio abbiamo deciso di intraprendere un viaggio per vigneti e cantine d’Italia portandoci dietro un bagaglio essenziale: le conoscenze e la curiosità che condividiamo con gli amici della Valigia di Bacco, un’azienda dedita alla selezione e commercializzazione di vini naturali.
Nella visione di agricoltura sostenibile che ci accomuna, la ricerca delle materie prime sviluppa una fitta rete di passione, valori etici e relazioni che ci spinge a varcare i confini del già noto per andare a scoprire quei piccoli produttori che si cimentano oggi con la vinificazione naturale e artigianale.
Nel nostro viaggio virtuale visiteremo realtà regionali nascoste, estranee ai circuiti commerciali di massa, nelle quali è ancora possibile dimostrare che qualità umana e qualità di ciò che si produce sono due dimensioni inseparabili. Incontreremo persone coraggiose che hanno scelto di non seguire le regole del mercato rimanendo fedeli alla terra e ai suoi cicli vitali.
Mese dopo mese vi porteremo nei luoghi dove il vino veste ancora l’importanza di prodotto agricolo, frutto del lavoro in vigna. Uve sane, vendemmie manuali, fermentazioni con lieviti indigeni e metodi di allevamento autoctoni sono l’espressione più autentica dei territori e di una tradizione che non è scesa a compromessi con l’industria del vino.
La prima tappa del nostro percorso, ad aprile, è la Puglia, quella che non ti aspetti. Lungo la direttrice Taranto-Lecce andremo a conoscere un produttore fuori dal comune, Natalino del Prete. Natalino rappresenta l’agricoltura naturale salentina e quando gli si chiede da quando abbia intrapreso un regime naturale e biologico lui risponde che da sempre ha fatto così. Principalmente alberello per vitigni solo autoctoni come Primitivo, Negroamaro, Malvasia Nera di Brindisi e Aleatico. Le terre di San Donaci, in provincia di Brindisi, danno rossi caldi, morbidi, ma con una bevuta rustica, viva e agricola. Affinamento solo in cemento e poi bottiglia.
Dall’estremo Sud a maggio raggiungeremo l’estremo Nord Italia, il Trentino-Alto Adige, per conoscere i vini della cantina In Der Eben. Dal 2014 Urban Plattner è il vignaiolo di una tenuta di poco più di tre ettari in pianura, a nord di Bolzano, nel bel mezzo della valle Isarco, su terreno porfirico di origine vulcanica. La biodinamica, la gestione manuale e un territorio ricco di biodiversità sono le variabili naturali che arricchiscono i vini di questa azienda.
Da tre generazioni l’idea non è mai cambiata, ovvero poche bottiglie prodotte all’anno, tempo minimo di affinamento di due anni in botti grandi di rovere e vitigni autoctoni che fruttificano grappoli sani e ricchissimi dando vita a vini di grande spessore.
A giugno ci sposteremo in Emilia, altra terra con una storia vitivinicola tra le più interessanti in Italia. Secondo un aneddoto romagnolo, il criterio per stabilire il confine tra Emilia e Romagna si basava in antico su un metodo empirico: percorrere a piedi la via Emilia da Nord verso Sud e dichiararsi assetati ad ogni casa. Il primo bicchiere di vino ricevuto al posto del consueto bicchiere d’acqua era il benvenuto in Romagna. Dalla nostra esperienza all’arrivo al Podere sotto il Noce di Castelvetro, Modena, possiamo affermare che, percorrendo la via Emilia da Sud verso Nord, alla prima bollicina naturale si è giunti in Emilia.
Max, di origini astigiane, proviene da una famiglia che commerciava Barbera sfusa, poi la vita lo ha portato ad approdare in terra di Lambrusco e Trebbiani. Vini di territorio con una stilistica che guarda all’eleganza senza dimenticare le tavole ricche di salumi, tigelle e borlenghi che necessitano della bollicina per questioni di tattilità tradizionale.
Il nostro viaggio virtuale con La Valigia di Bacco si conclude al Convivio, a tavola, insieme a voi: degustando i vini che abbiamo conosciuto e apprezzato e che vi racconteremo sorso dopo sorso.